| Non dentro una scatola Le realizzazioni dell’Architetto Franco Bircher “All’incirca due terzi della propria vita, ogni persona   passa il proprio tempo nella propria abitazione. Non bisogna essere nati in una   reggia o essere un’indigente, per comprendere quale influsso ha l’ambiente   abitativo sullo sviluppo umano e sulla formazione del suo carattere.
 Proprio   per queste ragioni, ogni architetto dovrebbe dare il meglio di se, affinché   l’ambiente in genere non venga ancor più betonizzato, con quartieri di massa   dall’aspetto avvilente”
 Franco Bircher ha fatto suo questo principio ed in oltre 50   anni d’attività professionale ha fornito innumerevoli esempi, raggiungendo   un’edificazione complessiva di oltre 400 edifici, per complessive 5'000 unità   abitative. Il medesimo principio è pure stato adottato ad alberghi, a singole   ville, ospedali e ad interi villaggi, così come, a quello che può essere,   indiscutibilmente, ritenuto il più grosso centro commerciale nel sud della   svizzera, tutte opere che hanno indubbiamente lasciato una considerevole ed   ineguagliabile impronta nell’architettura ticinese.
 È chiaramente   percettibile, allorquando si visitano le opere realizzate da Franco Bircher,   come esso si è sempre impegnato, a fondere il sapere tecnico - architettonico,   colle più moderne tecnologie della costruzione, portando l’estetica in piena   simbiosi coll’ambiente circostante.
 
 Il “modello L” adottato da   Franco Bircher in buona parte delle sue costruzioni, è sicuramente quello che   più, ad oggi, ha convinto, e così, è stato a più riprese detto: “Le persone   che vivono in queste case, godono della massima trasparenza e percepiscono   un’appagante qualità di vita”.
 
 Tuttavia, la strada che ha portato al   meritato successo la sua architettura, non è stata semplice, ma l’impegno   profuso e lo spirito creativo ed innovativo, è stato ben presto riconosciuto da parte dei   maggiori costruttori svizzeri, quali ad esempio, Karl Steiner, Ernst Göhner e la   stessa Mobag, consensi, che non sono rimasti privi delle più positive   conseguenze, anche nel settore privato.
 
 Infatti, nel 1972, un’importante consorzio, incaricò Franco   Bircher della progettazione globale e della direzione architettonica di quello   che da sempre rappresenta il più grande centro commerciale nel sud della   Svizzera: Il centro shopping Serfontana di Morbio Inferiore (Chiasso),   un’operazione dal costo di 80 milioni di franchi (di allora!). Anche in   questo caso fu richiesto all’architetto, il massimo, dalla sua creatività, dalla   sua tecnica costruttiva e della psicologia di massa, ed il risultato finale,   ancora oggi, non ha eguali.
 
 Anche nell’ambito abitativo privato, Franco   Bircher ha continuato a distinguersi per creatività e tecnica di costruzione.   Sul territorio ticinese sono presenti alcuni tra gli esempi più significativi.   Nell’ambito delle case mono - famigliari, abbiamo le case a schiera o a   carattere addensato, come i villaggi Caslano Centro, Chisuola, Golf e S. Croce   di Riva S. Vitale, così come nell’ambito dei palazzi ad appartamenti abbiamo la   Residenza delle Rose, la Residenza Sperienza, la Residenza Castagnola senza   scordare la villa personale di Franco Bircher ad Origlio, forse una delle ultime   e più belle costruzioni neo-plastiche.
 
 L’architettura creativa di Franco   Bircher, non ha trovato terreno fertile solo in Svizzera, ma bensì anche in   Irlanda, in medio oriente, in Lussemburgo, in Francia ed in Italia. Proprio in   quest’ultimo paese, Franco Bircher ha ottenuto la maggior parte dei suoi   riconoscimenti a livello internazionale, soprattutto in riferimento, al Centro   Svizzero di Ravenna, al centro vacanze presso l’isola d’Elba, al centro vacanze   di Porto Conte (Cagliari) e le ville di lusso di Porto   Ferraio.
 Ancora oggi, l’architettura di Franco Bircher continua su questa   stessa strada con successo, mai dimenticando i principi che la hanno resa unica   nel suo genere.
 Estratto dall'articolo "Die Bauten des Architekten Franco   Bircher" di Kurt Blauhorn    |